Si dice che invecchiando vengano meno interessi ed entusiasmi e di conseguenza sia più difficile cadere vittima delle delusioni. Per me non è così. Trovo la realtà attuale molto deludente, soprattutto a causa della mediocrità dei personaggi che appaiono sempre più massicciamente sui mezzi di comunicazione. Questo a partire dagli uomini politici, nessuno dei quali mi sembra si possa meritare questa definizione. Non sono mai stato uno di quei qualunquisti per i quali la politica sarà sempre e soltanto una cosa sporca. Mio padre è stato antifascista quando manifestarlo voleva dire andare a mettersi nei pasticci. Sono sempre stato e rimarrò un uomo di sinistra, ma devo dire che dal primo governo di sinistra del dopoguerra mi aspettavo molto di più. Non vorrei sembrare nostalgico ma nonostante i suoi errori e le sue ingenuità la sinistra di una ventina d'anni fa era più vitale, coerente, decisa nelle posizioni che prendeva. Oggi ci dibattiamo in un magma confuso e ambiguo nel quale i personaggi sono intercambiabili e il nemico di ieri diventa rapidamente il migliore degli alleati. Tutti cercano solo di gridare più forte degli altri e di fare dei gran polveroni, complice il mezzo televisivo e una stampa ormai dominata dal commento più che dalla cronaca. Obiettivo quello di confondere le idee alla gente affinché non possa ragionare con la propria testa. Ricordo che Lenin ha detto "La verità è rivoluzionaria". Ecco, oggi si ha spesso la sensazione che sia vero tutto e niente e questo non è affatto piacevole.